mercoledì 22 gennaio 2014

W il bus!

di Jenny Bassa

Una fobia ce l'ho anch'io: trovarmi coinvolta in un incidente stradale. Anche senza morti e feriti.
L'idea di trovarmi lì, in mezzo alla strada, con gli altri automobilisti inferociti che strombazzano perchè non riescono a passare e stan perdendo il treno o rischiano di timbrare il cartellino in ritardo. Magari a litigare su chi ha torto o ragione. Magari sotto la pioggia (con o senza ombrello non fa differenza), alle prese con il modello della constatazione amichevole (ma ce l'ho in auto? e come si compila?), perchè poi "carta canta".
L'idea di trovarmi lì, sola, confusa e infreddolita, senza sapere che pesci pigliare.
Senza contare tutto il resto, che chissà per quanto tempo occuperà tutto il mio tempo libero con gran rottura di balle: i vigili, l'assicurazione, i periti, magari l'avvocato e pure qualche accertamento sanitario.

E poi mi vengono a chiedere, stupiti, perché vado al lavoro in bus!

In bus leggo, guardo fuori dal finestrino, scrivo, ascolto musica, guardo video, sonnecchio.
In auto posso solo guidare e ascoltare musica. Ah, già: anche guardarmi dagli incidenti stradali.

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