Sono pendolare da gennaio 2008. Per recarmi al lavoro, affronto veri e propri viaggi ogni giorno. Per l'esattezza percorro una ventina di minuti in auto, poi salgo su un bus che in 40 minuti circa mi porta fino a Vicenza, lì scendo in stazione e percorro un'altra decina di minuti a piedi, fino in ufficio.
A Vicenza ho tentato in realtà di attrezzarmi con una bici, ma una, vecchissima, mi si è letteralmente spezzata in due in corso Palladio, l'altra, nuovissima, mi è stata rubata.
In questa sezione del blog raccolgo alcune delle suggestioni, dei pensieri, delle fantasie che suscita un viaggio come il mio. E a volte - quando gli altri passeggeri non parlano al telefono troppo forte o l'autista non affronta le rotatorie come se fossero chicane da Formula 1 -, lo confesso, mi sento una privilegiata: quasi due ore e mezza al giorno tutte mie, dentro ad una soporifera bolla di sapone.
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